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Business Plan: l’intervista iniziale come fondamento diagnostico nel Metodo Innovation Management Formula by sportelloimpresa.eu®

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Business Plan: l'intervista iniziale come fondamento diagnostico nel Metodo Innovation Management Formula by sportelloimpresa.eu®
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Scavare in profondità: l’intervista iniziale come fondamento diagnostico nel Metodo Innovation Management Formula by sportelloimpresa.eu®

Nel primo capitolo di questo percorso attraverso la metodologia a 9 step di Innovation Management Formula by sportelloimpresa.eu®, abbiamo sottolineato l’importanza cruciale dell’Introduzione alla Consulenza Strategica. Quella fase iniziale serve a gettare le fondamenta della partnership, a stabilire un contesto di fiducia e trasparenza, a delineare gli obiettivi generali, i vantaggi attesi e le modalità operative del nostro intervento. Abbiamo creato una visione condivisa e preparato il terreno. Ora, è il momento di passare dalla cornice al quadro, dalla mappa generale all’esplorazione dettagliata del territorio specifico del cliente. Entriamo così nel Secondo Step: l’Intervista Iniziale.

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Questo passaggio è descritto sinteticamente ma efficacemente come il momento in cui: “Raccogliamo informazioni chiave su azienda, idea, budget e obiettivi, ponendo le basi per un’analisi mirata“. Se lo Step 1 è stato il “briefing pre-volo”, l’Intervista Iniziale è la fase diagnostica approfondita, l’equivalente di una visita medica specialistica prima di definire una terapia. Non è una chiacchierata informale, ma un processo strutturato di raccolta informazioni, condotto dai nostri consulenti senior con ascolto attivo e domande strategiche, finalizzato a comprendere a fondo la realtà specifica del cliente per poter poi effettuare una valutazione di fattibilità (Step 4) che sia realmente accurata, pertinente e utile. È qui che iniziamo a raccogliere le materie prime informative che alimenteranno tutte le fasi successive del nostro lavoro, dal Business Design al Business Planning.

IL MODELLO A 9 STEP DI SPORTELLO IMPRESA

Oltre le presentazioni: perché un’intervista dedicata e approfondita?

Dopo un primo incontro introduttivo (Step 1), perché dedicare uno step specifico all’intervista? Non potremmo semplicemente passare all’analisi? La risposta risiede nella nostra filosofia di rigore metodologico e profonda personalizzazione. Una consulenza strategica efficace non può basarsi su informazioni generiche o superficiali. Abbiamo bisogno di “scavare”, di andare oltre la superficie per comprendere le sfumature, le dinamiche interne, le risorse reali, le aspirazioni autentiche e le criticità nascoste del progetto e dell’impresa che abbiamo di fronte.

L’Intervista Iniziale si distingue dallo Step 1 perché:

  • È Focalizzata sulla Raccolta Dati: mentre l’introduzione serve a dare informazioni (sul nostro metodo, sui vantaggi, etc.) e a creare allineamento, l’intervista serve primariamente a ricevere informazioni dettagliate dal cliente.
  • È Strutturata e Sistematica: non è una conversazione casuale. Segue una traccia logica (spesso guidata da framework interni o questionari strutturati, come quelli esemplificati nel nostro documento “Consulenza Esplorativa”) per assicurarsi di coprire tutte le aree rilevanti in modo completo e coerente.
  • È Diagnostica: ha lo scopo preciso di raccogliere gli elementi necessari per la successiva Valutazione di Fattibilità (Step 4). Ogni domanda è pensata per fornire un pezzo del puzzle necessario a comprendere la cantierabilità e il potenziale del progetto.
  • Approfondisce la Comprensione Reciproca: permette ai nostri consulenti di entrare in sintonia con la realtà specifica del cliente e al cliente di riflettere in modo strutturato sul proprio progetto, spesso facendo emergere aspetti a cui non aveva dato il giusto peso.

Senza questa fase di raccolta informazioni approfondita, qualsiasi analisi successiva rischierebbe di essere basata su fondamenta fragili o incomplete, compromettendo l’efficacia dell’intero percorso consulenziale.

Esplorare l’azienda: capire il contesto operativo e le risorse interne

Una delle prime aree chiave investigate durante l’Intervista Iniziale è l’azienda stessa (o il background del lavoratore autonomo). Non possiamo valutare un progetto isolandolo dal contesto in cui nasce e dovrà svilupparsi. Abbiamo bisogno di comprendere:

  • Storia e Cultura Aziendale: da dove viene l’impresa? Quali sono i suoi valori? Qual è la sua cultura interna? Questo ci aiuta a capire il DNA dell’organizzazione, la sua propensione al cambiamento e all’innovazione.
  • Struttura Societaria e Organizzativa: chi sono i soci? Qual è l’assetto proprietario? Come è organizzata l’azienda? Quali sono le funzioni chiave e chi le ricopre? Questo è fondamentale per valutare la governance, le capacità interne e anche i requisiti per accedere a determinati finanziamenti.
  • Team e Competenze: chi sono le persone chiave coinvolte nel progetto? Quali competenze specifiche possiedono? Quali esperienze pregresse possono portare valore? Un team forte e complementare è spesso un fattore critico di successo, specialmente agli occhi degli investitori.
  • Risorse Disponibili: di quali risorse (finanziarie, tecnologiche, produttive, commerciali, umane) l’azienda già dispone? Quali sono i suoi punti di forza operativi? Quali risorse interne potete realisticamente dedicare a questo progetto? Questa analisi è cruciale per capire cosa manca e cosa invece può essere leverageato.
  • Performance Pregresse: se l’azienda è già operativa, analizziamo i dati storici (fatturato, margini, clienti) per comprendere il punto di partenza e le traiettorie di sviluppo passate.

Comprendere a fondo l’azienda è essenziale per contestualizzare l’idea progettuale, per valutare le risorse interne mobilitabili (informazione chiave per il Business Design e il Business Planning) e per identificare potenziali vincoli od opportunità organizzative che influenzeranno la fattibilità (Step 4).

Dissezionare l’idea: comprendere il cuore del progetto e la sua innovazione

Naturalmente, un focus centrale dell’Intervista Iniziale è l’idea progettuale stessa. Vogliamo comprenderla in ogni suo dettaglio, andando oltre una descrizione superficiale. Ci concentriamo su:

  • Il Problema Risolto: qual è il problema fondamentale, il bisogno insoddisfatto o il desiderio latente del cliente target che la vostra idea affronta? Un’idea di successo parte quasi sempre dalla soluzione efficace di un problema rilevante. Questa analisi alimenta direttamente il Design Thinking.
  • La Soluzione Proposta: come funziona concretamente il prodotto, il servizio o il processo innovativo? Quali sono le sue caratteristiche tecniche e funzionali? Quali benefici tangibili offre al cliente?
  • Il Grado di Innovazione: si tratta di un’innovazione incrementale o radicale? Qual è l’elemento di novità rispetto all’esistente? Esiste proprietà intellettuale proteggibile (blockchain può tornare utile qui)?
  • La Proposta di Valore Unica (USP): cosa vi rende diversi e migliori rispetto ai concorrenti? Perché un cliente dovrebbe scegliere voi? Questa è una domanda chiave che informa sia le Ricerche di Mercato sia il Business Design.
  • Lo Stadio di Sviluppo: l’idea è solo un concetto, esiste un prototipo, ci sono già primi clienti o traction? Questo determina la fase del percorso e le esigenze più immediate.
  • Il Mercato Percepito dal Cliente: come vede il cliente il mercato di riferimento? Chi pensa siano i suoi clienti e concorrenti? Quali ricerche preliminari ha già svolto? (Le domande del documento “Consulenza Esplorativa” sono un ottimo esempio di questa indagine). Questa percezione iniziale verrà poi verificata e approfondita dalle nostre Ricerche di Mercato (Step 4 e oltre).

Dissezionare l’idea in modo così dettagliato è fondamentale per poterne valutare il potenziale innovativo, la rispondenza ai bisogni del mercato e il vantaggio competitivo, elementi chiave per la successiva Valutazione di Fattibilità (Step 4).

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Definire il Budget: risorse disponibili, fabbisogno finanziario e aspettative

Un’area estremamente delicata ma assolutamente cruciale dell’Intervista Iniziale riguarda gli aspetti economici e finanziari legati al progetto e alla consulenza stessa: il budget. Dobbiamo avere trasparenza su:

  • Risorse Finanziarie Proprie: qual è il capitale che il cliente (azienda o imprenditore) può e intende investire nel progetto? Qual è il vostro commitment finanziario diretto? Questo è un indicatore importante della serietà dell’iniziativa e un requisito spesso richiesto dai bandi (co-finanziamento).
  • Fabbisogno Finanziario Stimato: qual è l’entità totale degli investimenti necessari per realizzare il progetto (attrezzature, personale, marketing, R&D, etc.)? Di quanti finanziamenti esterni si pensa di aver bisogno? Avere una stima iniziale, anche se preliminare, è fondamentale.
  • Tipologia di Spese Previste: quali sono le principali voci di costo? Sono spese di investimento o costi operativi? Questa distinzione è vitale per identificare le fonti di finanziamento più appropriate (Step 5), poiché bandi diversi coprono tipologie di spese diverse.
  • Aspettative sui Finanziamenti: il cliente cerca contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, equity da investitori? Ha già identificato bandi specifici? Comprendere le aspettative ci permette di gestirle realisticamente (Step 1) e di indirizzare la ricerca (Step 5).
  • Comprensione del Nostro Modello Finanziario: verifichiamo che il cliente abbia compreso appieno il nostro modello (Nessun Anticipo Obbligatorio, Success Fee Calibrata, opzione dell’Acconto, necessità dell’Incarico Esclusivo), assicurandoci che non ci siano ambiguità sulle condizioni economiche della nostra partnership.

Affrontare apertamente il tema del budget fin dall’inizio è essenziale per poter costruire un piano economico-finanziario realistico all’interno del Business Plan (Step 8), per definire una strategia di funding adeguata (Step 5) e per assicurare che l’intero progetto sia finanziariamente sostenibile (Step 4).

Chiarire gli obiettivi: dove si vuole arrivare (e cosa ci si aspetta da noi)

Infine, l’Intervista Iniziale serve a mettere a fuoco con precisione gli obiettivi che il cliente intende raggiungere, sia a livello di progetto sia riguardo alla consulenza stessa:

  • Obiettivi di Business (Breve, Medio, Lungo Termine): cosa vuole ottenere l’azienda con questo progetto? Aumento del fatturato, ingresso in nuovi mercati, lancio di un nuovo prodotto, miglioramento dell’efficienza, impatto sociale? Definire obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Achievable, Rilevanti, Time-bound) è fondamentale.
  • Indicatori Chiave di Performance (KPI): come verrà misurato il successo? Quali metriche verranno utilizzate?
  • Obiettivi Specifici della Consulenza: cosa si aspetta precisamente il cliente da Innovation Management Formula by sportelloimpresa.eu®? La redazione del Business Plan? L’identificazione e la gestione delle domande di finanziamento? Un supporto strategico più ampio per la crescita o la digitalizzazione?
  • Tempistiche e Priorità: quali sono le scadenze chiave? Quali obiettivi hanno la priorità?

Una chiara definizione degli obiettivi condivisi è la bussola che guiderà l’intero percorso consulenziale. Ci assicura di lavorare tutti nella stessa direzione e permette di misurare l’efficacia del nostro intervento rispetto a traguardi concreti. Allineare le aspettative sugli output della consulenza è altrettanto vitale per evitare fraintendimenti futuri.

Il Metodo dell’Intervista: Ascolto Attivo e Domande Strategiche da Professionisti Senior

La qualità delle informazioni raccolte durante l’Intervista Iniziale dipende crucialmente dalle capacità dei nostri consulenti senior. Non si tratta di un semplice “fare domande”, ma di un processo sofisticato che richiede:

  • Ascolto Attivo: prestare attenzione non solo a cosa dice il cliente, ma anche a come lo dice, cogliendo sfumature, esitazioni, priorità implicite. È un ascolto empatico ma anche critico.
  • Domande Strategiche: porre domande aperte, mirate, che vadano al cuore delle questioni, che stimolino la riflessione del cliente e che facciano emergere le informazioni realmente rilevanti per l’analisi. Le domande presenti nel nostro documento “Consulenza Esplorativa” sono un esempio della profondità e della struttura della nostra indagine (domande su idea, team, prodotto, processo, mercato, obiettivi, marketing, investimenti, SWOT). “Come si differenzia concretamente la vostra offerta da quella del concorrente X?” “Quali sono le tre assunzioni più rischiose su cui si basa il vostro progetto?”
  • Capacità di Sintesi e Riformulazione: assicurarsi di aver compreso correttamente quanto detto dal cliente, riformulando e chiedendo conferme per evitare ambiguità.
  • Gestione del Tempo e del Flusso: guidare la conversazione in modo efficiente, coprendo tutte le aree necessarie senza disperdersi ma lasciando spazio all’espressione del cliente.

È l’esperienza e la formazione dei nostri consulenti che trasformano questa intervista da una semplice raccolta dati a un potente strumento diagnostico iniziale.

Output: porre le basi solide per un’analisi mirata e personalizzata

L’output fondamentale dello Step 2: Intervista Iniziale è un patrimonio informativo ricco, dettagliato e strutturato sulla specifica realtà del cliente (azienda, idea, budget, obiettivi). Questo patrimonio non è fine a sé stesso, ma costituisce le fondamenta indispensabili su cui costruire tutta l’analisi successiva.

È proprio sulla base di queste informazioni che potremo:

  • Effettuare una Valutazione di Fattibilità (Step 4) che sia realmente mirata e pertinente, confrontando l’idea e il modello percepito dal cliente con la realtà del mercato e la sostenibilità finanziaria.
  • Avviare un processo di Comunicazione Efficace (Step 3) per chiarire eventuali punti dubbi emersi durante l’intervista, validare le informazioni raccolte e confermare l’allineamento.
  • Impostare correttamente le Ricerche di Mercato successive, focalizzandole sulle aree di maggiore incertezza o rilevanza strategica emerse.
  • Iniziare a delineare un percorso di Business Design o Design Thinking che parta dalle reali esigenze e risorse del cliente.
  • Impostare le basi per un Business Planning che sia realistico e coerente con gli obiettivi e le capacità dichiarate.

Senza le basi solide gettate in questa Intervista Iniziale, l’intero edificio della consulenza strategica rischierebbe di poggiare sulla sabbia.

Foreshadowing: verso la comunicazione continua e la valutazione oggettiva

L’Intervista Iniziale apre naturalmente le porte ai passi immediatamente successivi del nostro percorso a 9 step. Le informazioni raccolte, per quanto approfondite, necessitano spesso di ulteriori chiarimenti, validazioni o approfondimenti: ecco perché lo Step 3: Comunicazione Efficace è il seguito logico, un dialogo continuo per assicurare la perfetta comprensione reciproca. Ma soprattutto, i dati e le percezioni raccolte durante l’intervista diventano il materiale grezzo essenziale per lo Step 4: Valutazione di Fattibilità, il momento in cui confronteremo la visione del cliente con l’analisi oggettiva del mercato, della concorrenza e della sostenibilità economica, utilizzando le nostre competenze e i nostri strumenti per fornire quella valutazione onesta e realistica che è al cuore della nostra promessa. L’intervista è la scintilla che accende il motore dell’analisi strategica.

Il momento diagnostico essenziale per una strategia su misura

In conclusione, lo Step 2: Intervista Iniziale è molto più di un semplice questionario. È un momento diagnostico cruciale, un’immersione profonda e strutturata nella realtà specifica del cliente, condotta con professionalità, ascolto attivo e acume strategico dai nostri consulenti esperti. Raccogliere informazioni chiave su azienda, idea, budget e obiettivi non è un esercizio formale, ma l’atto indispensabile per porre le basi solide su cui costruire un’analisi mirata, una strategia personalizzata e, in definitiva, un percorso di successo verso i finanziamenti e la crescita sostenibile. È la dimostrazione pratica del nostro approccio client-centrico e metodologicamente rigoroso, il passo necessario per trasformare la visione condivisa dello Step 1 in un piano d’azione concreto e realistico.

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Barbara Assaiante
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Laureata in Psicologia con 110 e lode e specializzata in Psicoterapia, ho 4 Master al mio attivo oltre ad innumerevoli corsi di perfezionamento su svariati argomenti. Ho potuto gestire le HR in contesti con migliaia di dipendenti e come ultimo incarico sono stata responsabile del dipartimento di selezione e formazione aziendale. Da 5 anni svolgo la libera professione e faccio la consulente aziendale occupandomi di mentoring e business planning per il quale ho fatto il 4° Master persso la ISM di Roma, ho aiutato diverse aziende anche nel mondo del marketing legato al copy ed ai messaggi efficaci. Mi sono appassionata al neuromarketing ed ho sviluppato un algoritmo di IA per la classificazione degli stili di acquisto delle persone ed anche questo mi ha portato a fondare una Digital Communication Company, la Big Data Innovation Group insieme ad altri professionisti.

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